Nel cuore del centro storico e medievale di Pavia, ma anche a poche centinaia di metri da piazza della Minerva, a sua volta simbolo dell’espansione post-unitaria della città, la sede di Confindustria Pavia è stata progettata dall’ingegner Giampaolo Calvi negli anni del boom economico. Attualmente è il quartier generale degli industriali locali e lo era già prima della fusione, nel 2001, con le unità di Vigevano e Voghera. La sua posizione rispecchia la filosofia dell’associazionismo industriale pavese, che da sempre si dichiara partecipe alla vita quotidiana della città. Qui infatti risiede la cabina di regia della politica industriale di Pavia e vi nascono importanti iniziative di carattere economico-culturale.
Espressione del boom industriale degli anni Cinquanta, la sede vigevanese di Confindustria Pavia nasce per volontà e finanziamento degli imprenditori locali. Nel 1952, divenuto ormai ingestibile il condominio tra l’Avi, l’Associazione vigevanese industriali, e il Tribunale, si dà avvio a una sottoscrizione per la realizzazione di una nuova palazzina. L’edificio viene inaugurato nel 1959 e, per quarant’anni esatti, rappresenta il punto di riferimento fisico e morale della produzione industriale della Lomellina. Dal 1999, data di unificazione delle tre federazioni in Confindustria Pavia, è la rappresentanza di quest’ultima sul territorio.
Piccolo gioiello dell’architettura lombarda settecentesca, Palazzo Dattili oggi è sede di Confindustria Pavia a Voghera. Prima ancora ospitava la locale Associazione Industriali. Nel 1973, è stata Emma d’Albertis, ultima discendente del casato Dattili, a lasciare l’edificio in eredità alle imprese locali. Palazzo Dattili, d’altra parte, che in passato ha ospitato personalità quali Napoleone Bonaparte e papa Pio VII, è dai tempi della sua fondazione che costituisce un faro per l’economia vogherese. Ancora oggi le botteghe che si affacciano su via Emilia sono la testimonianza della presenza di artigiani e farmacisti nel palazzo.